Narrativa

"Racconti scritti benissimo, incalzanti, ti prendono fino alla fine. Intrisi del sapore tipico della leggenda popolare, sono anche molto cinematografici. Richiamano il Pupi Avati de "La casa dalle finestre che ridono" e certe indimenticabili pagine felliniane".
      Stefano Andrini, giornalista e scrittore

Gran parte della narrativa di Enrico Teodorani è costituita da racconti ambientati nella Romagna rurale del Novecento, in cui talvolta torna, come unico vero personaggio seriale, Teodoro Teodorani detto "Durìn", liberamente ispirato all'omonimo prozio dell'autore, protagonista di un romanzo breve, Nero romagnolo, scritto nel 2013 ma pubblicato nel 2014 dalla EF Libri, e di una serie di racconti, pubblicati dal 2013 su svariate antologie di diversi editori e poi raccolte in volumi dalla EF Libri (Romagna a mano armata, 2014; Incubi rurali, 2015) e dalle Edizioni Scudo (Gotico romagnolo, 2016; Durìn, 2017), dove lo si vede di volta in volta reduce della seconda guerra mondiale, ladro, sicario e infine contadino, ma sempre pronto a farsi coinvolgere in qualche situazione criminale e di pericolo, e tutto questo attenendosi, a suo modo, a un rigoroso codice morale.
Particolarmente noti, però, sono soprattutto i racconti fantastici e dell'orrore di Teodorani, dove l'autore rivendica per una regione di solito associata al mare e all'estate come la Romagna, a cui si accosta spesso l'aggettivo "solatìa", un aspetto tenebroso, "gotico".