Djustine

"Una pistolera sexy armata fino ai denti e insidiata da cavalieri dell'Apocalisse, fanatici religiosi, cacciatori di taglie, ragazze crudeli, uomini lupo e morti viventi. Il tutto immerso in un'ambientazione western che si ispira più ai film di Sergio Corbucci che a quelli del maestro degli spaghetti western, Sergio Leone. Sì, perché la pistolera Djustine, personaggio cult nato dalla fantasia più che visionaria del fumettista Enrico Teodorani, rappresenta una fusione tra Django, personaggio interpretato da Franco Nero nell'omonimo spaghetti western di Corbucci, e Justine, vittima sessuale e celebre eroina letteraria del Marchese De Sade."
      Dall'articolo Sfrenata Djustine di Giovanni Vigna, su Maxim n. 2, anno 11, febbraio 2008

Ideata negli anni Novanta, la bionda pistolera Djustine è probabilmente la creazione più nota di Enrico Teodorani. Prima di approdare nelle edicole italiane su riviste e su volumi monografici, oltre che essere titolare di una propria serie a fumetti negli Stati Uniti, era stata a lungo un fumetto 'di culto' che circolava in albi in edizione limitata presso un pubblico di appassionati (fra questi anche l'editore Sergio Bonelli, che dichiarò: "Leggo Djustine sempre con piacere, ma anche con l'attenzione e il rispetto che merita il personaggio, che io considero uno dei più importanti del fumetto alternativo italiano").
Quando le storie a fumetti di Djustine cominciarono a essere pubblicate sulla rivista X Comics e a essere raccolte in volumi sulla collana I Classici dell'Erotismo, il critico Matteo Losso segnalò l'evento in questi termini: "nata nell'ambito delle produzioni underground, porta con sé anche in edicola il suo carico di morbosa sensualità, la sua atmosfera gotica ed il suo west particolare, fatto di maniaci, morti viventi, serial killer, vampiri... Sarebbe cieco definirlo solo un fumetto erotico e neppure si può tentare di ricondurlo al western, all'avventuroso o all'horror. Djustine è tutto questo ed è anche qualcosa in più. E' soprattutto Enrico Teodorani, con il suo stile secco e deciso, con il suo mondo fantastico fatto di contaminazioni di generi, senza schemi né preconcetti". Con questa esposizione ad un pubblico più vasto il personaggio acquisì una diffusa popolarità, venendo citato anche in contesti "mainstream" (ad es. su Panorama n. 19 dell'11 maggio 2006 la giornalista Valentina Pigmei nell'articolo Attenti a noi, le Lady Vendetta scrisse: "La tradizione fumettistica è piena di figure altrettanto combattive, e non solo quella nipponica: la Djustine disegnata da Enrico Teodorani per Coniglio Editore è una pistolera supersexy che incontra sul suo cammino ogni genere di devianza sessuale").
Col tempo l'autore iniziò a occuparsi delle sole sceneggiature, lasciando l'onere dei disegni a collaboratori.
Nel 2011 i diritti per lo sfruttamento cinematografico del personaggio vennero opzionati per la realizzazione di un film che avrebbe dovuto essere una coproduzione internazionale. Il progetto, passato attraverso diverse riscritture della sceneggiatura, venne abbandonato dopo alcuni anni.
Le storie di Djustine sono tuttora ristampate da diversi editori europei e americani.